Crisi climatica: la responsabilità delle imprese e l'opinione degli italiani
Ecco il podio in ordine di contributo al disastro ambientale che si evince da una delle ultime indagini di BVA Doxa: al primo posto le aziende, seguite da cittadini e istituzioni.
Il rapporto Onu "Il costo umano dei disastri 2000-2019", pubblicato l’anno scorso, ha puntato i riflettori sul notevole incremento di catastrofi legate ai rischi naturali rispetto al ventennio precedente.
Si è rilevato anche un incremento degli eventi geofisici, inclusi terremoti e tsunami, che hanno causato la morte di più persone rispetto a qualsiasi altro pericolo naturale esaminato nel rapporto. Lo stesso studio registra importanti aumenti anche in altre categorie, tra cui siccità, incendi ed eventi causati da temperature estreme.
Gli italiani ritengono che le aziende contribuiscano maggiormente alla crisi climatica rispetto alle istituzioni e ai cittadini, e stanno già orientando le proprie scelte di consumo verso le imprese che si impegnano a migliorare la sostenibilità ambientale e sociale.
Alla domanda: “Cosa sei disposto a fare per un’azienda che si impegna concretamente per l’ambiente o per il sociale?”, il 63% del campione propone di sceglierla come fornitrice di prodotti o servizi, il 54% di consigliarla ad amici e parenti ed il 36% a promuoverla sui social.